Cranio esploso…l’uovo di Colombo!

Nel Museo di Anatomia, fra i numerosi preparati dell’apparato scheletrico ad uso didattico presenti nelle vetrine, troviamo un cranio “esploso”, cioè con le varie ossa separate in modo coerente così da mantenere integra e leggibile la visione d’insieme. Questo tipo di modello è importante per riconoscere le diverse parti che compongono la scatola cranica e osservare in che modo sono collegate fra loro. Una preparazione del genere è tutt’altro che semplice: dividere le varie ossa seguendo le linee delle suture comporta un rischio altissimo di rottura e rende praticamente impossibile agire dall’esterno. Era necessario pensare a qualcosa che, agendo dall’interno, separasse i pezzi senza frantumazioni o spaccature. La soluzione è arrivata osservando e sfruttando le proprietà della natura, in particolare la capacità che hanno i legumi di rigonfiarsi uniformemente e di aumentare di volume al contatto con l’acqua. Una volta svuotato il cranio, si è proceduto ad introdurre dei comuni fagioli tramite il forame occipitale fino al completo riempimento, bagnandoli poi regolarmente per diversi giorni. La pressione esercitata dall’aumento di volume dei legumi causava il distacco e la separazione uniforme e non traumatica delle ossa craniche secondo le suture anatomiche, realizzando così un modello perfettamente leggibile delle relazioni degli elementi che compongono il cranio.

Altri pezzi
della Collezione

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