Nel primo intervento di ricognizione è subito apparsa la natura estremamente eterogenea dei reperti, cosa che, se da una parte ha reso più complicata la realizzazione di un percorso espositivo, dall’altra ha messo in evidenza le potenzialità attrattive della collezione in oggetto. Il materiale può essere suddiviso in 2 macrocategorie che comprendono al loro interno ulteriori tipologie di oggetti.
La prima annovera circa 56 Strumenti, tra cui un microspettroscopio, un microtomo Minot e un dinamometro modificato, fatto costruire appositamente dal Prof. Lorenzo Borri (1864-1923).
La seconda, include vari Preparati, sia osteologici che in liquido di conservazione, fra cui sono di particolare interesse dei crani, alcuni che riportano traumi che sono stati causa di morte, altri con mappatura frenologica di Gall, 2 corpi mummificati ed un cadavere trasformato in adipocera.
Un posto a parte merita la raccolta di tatuaggi che, prevalentemente asportati durante le autopsie, raffigurano soggetti religiosi, affettivi e politici e sono preziose testimonianze di vite e di sentimenti.
Nel tempo si è andata poi raccogliendo una quantità di materiale strettamente legato all’attività istituzionale dei medici legali come fotografie di scene del crimine, incidenti, traumi ecc…, corpi di reato quali armi bianche, armi da fuoco, farmaci e veleni, quali bottiglie o uova con sospetta introduzione di veleno e barbiturici. La collezione è in via di catalogazione e di studio in vista di un ordinamento ragionato per un percorso museologico.
Dai uno sguardo da vicino ai reperti accuratamente catalogati e conservati, testimonianza preziosa della storia della scienza.